13 September—08 October 2023
Opening: 12 September, h.18 at Almanac & Mucho Mas!
La mostra, suddivisa tra gli spazi espositivi di Almanac e Mucho Mas!, presenta le opere di sette giovani artisti attivi sul territorio piemontese: Giorgio Andreoni, Claudia Catanzaro, Flaminia Cicerchia, Brenno Franceschi, Alessandro Manfrin, Deborah Martino e Gabriele Provenzano.
La mostra si pone come restituzione di un laboratorio tenuto nel mese di luglio volto a riflettere su come le ricerche artistiche contemporanee possano rispondere alle urgenze del nostro presente.
Il dialogo che abbiamo sviluppato ha avuto come fondamento l’assunto che un’opera d’arte sia uno strumento per pensare, reimmaginare e fornire diverse prospettive sul nostro presente: in sostanza un modo per mettersi in relazione con il mondo. Essere al mondo, vivere, vuol dire essere con lə altrə, in un percorso di condivisione e coesistenza. L’artista quindi non può astenersi dal considerare le responsabilità e la posizione che assume il suo fare. La sua è una pratica che opera ponendo in dialogo sfera estetica ed etica, dove immagini, oggetti, azioni, movimenti possono contribuire a creare nuovi significati, esperienze, immaginari o visioni.
Queste riflessioni confluiscono nei lavori in mostra, cercando di congiungere urgenze individuali e collettive.
Il percorso di questo confronto ha spaziato in varie direzioni, toccando numerosi temi; si è parlato di corpi, di tracce, di una rilettura del tempo, del tempo della produttività, di esaurimento, di finitezza, transitorietà, memoria, nostalgia, noia, desiderio, rabbia, meraviglia, di affermazione di un'identità, di performatività, di incertezze e paure, di senso di colpa, di inadeguatezza, di come agire in un contesto segnato dalla crisi ambientale. Di fine. Del rapporto tra passato, presente e futuro. Di rovina come punto d’inizio. Di agire e di come uscire dalla paralisi. Del possibile, di trasformazione, di visibilità. Si è parlato di semi, di una geologia degli affetti, di minerali, di come creare nuove forme di collettività, di utopia e sogni. Di come creare alternative e di come l’arte possa essere il luogo dove immaginare, insieme.
La mostra verrà attivata da un public program composto da una serie di crit, pensati come spazio di discussione sulle opere e di riflessione condivisa con il pubblico presso la sede di Cripta747, e da una serie di cene e attività presso Almanac per continuare il dialogo iniziato con i laboratori di luglio.
Public programme
22 settembre, h 18.30
Crit da Cripta747: Giorgio Andreoni, Gabriele Provenzano;
A seguire da Almanac cena e karaoke.
28 settembre, h 18.30
Crit da Cripta747: Claudia Catanzaro, Flaminia Cicerchia, Brenno Franceschi
A seguire da Almanac cena e pratiche utopiche.
5 ottobre, h 18.30
Crit da Cripta747: Alessandro Manfrin, Deborah Martino
A seguire da Almanac cena e screening.
Le cene avranno posti limitati quindi sarà possibile partecipare previa prenotazione a questo link.
I laboratori hanno avuto il contributo di Emanuel Almborg, Lucrezia Calabrò Visconti, Gail Cochrane, Guido Costa, Guido Santandrea, Cally Spooner e Luca Vianello.
Il progetto è promosso da Almanac, Cripta747 e Mucho Mas! ed è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.
