Marta Bogdanska in collaboration with Grosso Bernardo

Sound Stories from the Former Zoo

0203 May 2025

Turin

at Parco Michelotti


-

How can sound help us rethink the relationship between humans and animals?
Can audio become a tool to build spatial narratives from multispecies perspectives?

Sound Stories from the Former Zoo is a workshop led by artist and researcher Marta Bogdanska in collaboration with sound artist Grosso Bernardo.

Places are limited. To register email to info@almanacprojects.com by 30 April.
The workshop will be held in English.

The initiative invites participants to explore the potential of sound as a way to tell stories differently—shaping narratives that consider animal presences, invisible traces, and the relational ecologies that have passed through and still inhabit the former zoo.
Through practices of active listening, field recording, and sonic experimentation, the workshop proposes a rediscovery of the former Turin Zoo—active until the 1980s in the area now known as Parco Michelotti—from an acoustic and sensory point of view.
Over the course of two days, participants will explore the site and its layered histories, collecting audio materials and delving into animal resistance stories and local micro-narratives. These elements will form the basis for imaginative exercises and the creation of short collective sound stories, developed through shared tools and methodologies.

The workshop will take place on Friday, May 2 from 6:00 to 8:00 PM and Saturday, May 3 from 10:30 AM to 2:30 PM, across Parco Michelotti.

Participation is free and open to people interested in sound, political ecology, urban memory, and multispecies relations—no prior technical experience is required.

The initiative is part of curator Ginevra Ludovici’s research project on the difficult heritage of the Anthropocene, starting from two symbolic sites in the city: the former zoo and the Botanical Garden of Turin. The project is commissioned by Almanac.

Almanac is supported by Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT and Regione Piemonte.

 

In che modo il suono può aiutarci a ripensare la relazione tra esseri umani e animali?
Può l’audio diventare uno strumento per costruire narrazioni da prospettive multispecie?

Sound Stories from the Former Zoo è un laboratorio condotto dall’artista e ricercatrice Marta Bogdanska in collaborazione con il sound-artist Grosso Bernardo.

I posti sono limitati. Per iscriversi scrivi a info@almanacprojects.com entro il 30 aprile. Il laboratorio si svolgerà in lingua inglese.

L’iniziativa invita a esplorare il potenziale del suono per raccontare gli spazi in modo diverso, dando forma a narrazioni che tengano conto delle presenze animali, delle tracce invisibili e delle ecologie relazionali che hanno attraversato e ancora abitano l’ex zoo.
Attraverso pratiche di ascolto, registrazione sul campo e sperimentazione sonora, il laboratorio propone di riscoprire l’ex zoo di Torino – attivo fino agli anni ’80 presso il Parco Michelotti – da un punto di vista inedito: quello acustico e sensoriale.
Nel corso delle due giornate, i partecipanti esploreranno il sito e le sue stratificazioni storiche, raccogliendo materiali audio e approfondendo storie di resistenza animale e micro-narrazioni locali. Questi elementi diventeranno la base per esercizi di immaginazione e per la creazione di brevi storie sonore collettive, sviluppate attraverso strumenti e metodologie condivise.

Il laboratorio si svolgerà nelle giornate di venerdì 2 dalle 18:00 alle 20:00 e sabato 3 maggio dalle 10:30 alle 14:30 presso il Parco Michelotti.

È gratuito e aperto a persone interessate al suono, all’ecologia politica, alla memoria urbana e alle relazioni multispecie, anche senza competenze tecniche pregresse.
L’iniziativa fa parte del progetto di ricerca curatoriale di Ginevra Ludovici sul patrimonio difficile dell’Antropocene, che prende avvio da due luoghi simbolici della città: l’ex zoo e il Giardino Botanico di Torino. Il progetto è commissionato da Almanac.

Almanac è supportato da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.