Industria Indipendente, curated by Michele Bertolino
BLUE BLUE BLUE LIMBO29 October—12 January 2025
Opening: 29 Oct, h. 16-21
Space activation: 2 Nov, h. 19
Can you turn it up a bit more?
Sono le storie che racconta il profumo della tua pelle quando entra secco nelle narici. La testa è rotonda, ha note fresche, sono quelle dei fiori bianchi che resistono sul tavolo della cucina; il cuore è secco come il cuoio della giacca, quando il bavero sfiora la pelle del collo che si arrossa; la coda pizzica in gola, punge come l’ago dell’elettrodermografo.
Ooh it is so good, it’s so good
It’s so good, it’s so good
It’s so good
Le luci a laser blu disegnano geometrie che scombinano la rettitudine della stanza, ne modificano i confini. Gli angoli sono interporti di scambi dove alla saliva si mischiano cristalli che hanno il sapore del cedro poco maturo e seccano l’umidità delle tue labbra. Tra i tuoi denti pende una Gauloises Blue, ne consumi il tabacco, brucia veloce tanto che il fumo si condensa sulle pareti interne delle tue guance. È una storia di corpo a corpo: il tuo a torso nudo, il mio, il sudore che sa di dolce. È una storia di occhi che si guardano, di gocce che colano dalla fronte, di mani che si cercano. Dance with me shoulder to shoulder. È una storia di stanze blu, di luoghi per allenarci a sentire: respiriamo insieme, cospiriamo, sincrone. È tutta una storia di note olfattive, di come le molecole scuotono le tue terminazioni, si incastrano nei canali, risalgono il naso fino a raggiungere le terminazioni nervose. È solo una storia di biologie storte. Cosa davvero accade quando ti respiro?
Blue of my heart
Blue of my dream
Slow blue love
of delphinium days
Blue is the universal love in which man bathes - it is the terrestrial place.
I dischi si infilano a forza sul bilanciere, la gomma fa attrito con il metallo cromato, spingo tenendo i bloccanti tra i denti. La panca piana è una questione di respiro: dentro e fuori. Visualizzo e conto. Valuto i pesi, conto i set e le ripetizioni, conto i secondi tra le ripetizioni, conto il tempo, i secondi o minuti tra i set. Dall’inizio alla fine di ciascun allenamento, per mantenere l’intensità, devo contare continuamente (Kathy Acker). Lì inizio a sentire il mio corpo, ne modifico la memoria, le risposte. Incido sulla sua conformazione, gioco con la sua massa. Mi alleno a sentirlo. Quando i pettorali non riescono ad alzare i pesi, allora siamo tutt’uno. Acker, tra le righe, dice che il linguaggio del corpo è il fallimento, l’inevitabile incrocio con la materialità. Una materia caotica, spinta inesorabile verso la sua consumazione (morte), con cui gioco. Una materia che sa di amaro, si condensa sotto le ascelle; al centro del petto sei piccante. È lo stesso sapore che hanno le lenzuola dopo il sesso: dentro e fuori. Visualizzo e conto. Smetto di contare e mi bagno del caos.
Have you ever done this before?
I don’t know, have you?
I wanna do it with you.
È il sussurro di una voce che si trascina al confine del comprensibile, gli accenti di una tromba, è il riverbero di un armadietto che sussulta. È un liquido blu che riposa in brocche di vetro agli angoli di una palestra stanca, un sacco da boxe che piange, un gilet di pelle riposto tra catene e libri, è una fragranza che sta come corpo tra corpi. È l’inizio di una storia, il suo svolgimento e la fine. Ti sento. È una stanza di memorie, tutte ricoperte di blu. Blue is darkness made visible. È un bacio dato con la lingua a bocche aperte, la persistenza del tuo odore, il ripostiglio dove ci siamo dichiarate per la prima volta, è un posto familiare perché lo conosci già.
È l’inizio di un profumo.
Michele Bertolino
BLUE BLUE BLUE LIMBO, personale di Industria Indipendente, è una palestra per allenarsi a sentire insieme. Costruito come un archivio aperto, lo spazio conserva riferimenti teorici, letterari e visivi - da Kathy Acker a Derek Jarman. La traccia sonora, composta per l’occasione, combina rumori metallici, cut-out filmici, distorce canzoni pop, recita manifesti blu, con l’obiettivo di definire uno spazio di riflessione altro, avvolgente e meditativo, capace di interessare tutti i sensi. Alcuni diffusori rilasciano note del profumo: odori di pioggia, cuoio, il sapore metallizzato dell’inchiostro tatuato sulla pelle, quello avvolgente del fumo, la qualità animale e sexy dell’ambra, il sapido dell’acqua marina, e molto altro che è indicibile. Sono tutte strategie per inclinare l’attraversamento del luogo, creando un sistema di riconoscimento e perdizione. Il profumo, infatti, modifica l’identità di chi lo indossa e, di conseguenza, muta esso stesso. Raccolto in alcune brocche di vetro riposte agli angoli, entra in relazione con la
cosmografia di segni e di corpi, scuote le sue particelle in macerazione, in attesa della distribuzione a partire dalla primavera del 2025.
BLUE BLUE BLUE LIMBO interseca l’attenzione decennale di Industria Indipendente alle potenzialità dei corpi, delle loro porosità, e alla definizione di spazi aperti e complessi. Le artiste radicano la loro ricerca nel linguaggio: una scrittura espansa che si inscrive sui corpi, si fa ambiente e superficie, si liquefà e allarga nelle composizioni musicali, diventa azione, confondendo i confini tra il sé e l’altrə, il qui e l’altrove.
BLUE BLUE BLUE LIMBO è un dispositivo performativo che colloca al centro il profumo come corpo e costruisce narrazioni finzionali, che tengono insieme tutte le storie possibili e tutte le possibili immaginazioni, perché racconta di quello spazio interstiziale (limbo) dell’incontro. BLUE BLUE BLUE LIMBO è un’epica del contatto fatta di sensazioni annusate, smembrate, di visioni collettive, con-fuse, di apparizioni fantomatiche che si materializzano a ciascuno spruzzo. È la possibilità di trasformarsi, uscire fuori, di attraversare tutte le possibili versioni di sé e farlo insieme.
Industria Indipendente è un collettivo artistico fondato da Erika Z. Galli e Martina Ruggeri.
Michele Bertolino è un curatore e ricercatore indipendente.
Consulenza fragranza: Diego Manfredi, Lorenzo Berti
Suono: Bunny Dakota, Filippo Brancadoro
Per informazioni sul profumo: info@almanacprojects.com, info@neroeditions.com
Questo progetto è sostenuto da Orange Palestre, in qualità di partner tecnico.
Visual identity di Nero
Almanac Inn è supportato da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT and Regione Piemonte.
Can you turn it up a bit more?
It’s the story whispered by the scent of your skin as it pierces the senses, dry and intense. The top notes are bright, rounded with freshness, like white flowers that linger on the kitchen table. The heart is arid, as the leather of a jacket brushing against the nape, reddening the skin beneath its touch. And the base? It stings, prickling at the throat—sharp as the needle of an lectrodermograph.
Ooh it is so good, it’s so good
It’s so good, it’s so good
It’s so good
Blue laser lights carve shapes that scramble the order of the room, redrawing its boundaries. Corners become crossroads where saliva mingles with crystals tasting of unripe citron, drying the dampness of your lips. A Camel Blue dangles between your teeth, the tobacco burning fast, smoke clinging to the insides of your cheeks. It’s a story of entangled bodies: yours, bare-chested; mine, with sweat as sweet as honey. It is a story of eyes looking at each other, of drops tracing down foreheads, of hands searching. Dance with me, shoulder to shoulder. A story set in blue-lit rooms, places where we learn to feel: breathing together, conspiring in sync. It’s all a story of scent notes, of how molecules spark your nerve endings, latch onto pathways, traveling upward to meet the nerves. It’s just a story of twisted biologies. What actually takes place when I breathe you in?
Blue of my heart
Blue of my dream
Slow blue love
of delphinium days
Blue is the universal love in which man bathes - it is the terrestrial place.
Weights are jammed onto the barbell, rubber grinding against chrome—I’m pushing, with the blocks between my jaw. The bench press is all about breath: in and out. I visualize and I count. I estimate weight; I count sets; I count repetitions; I count seconds between repetitions; I count time, seconds or minutes, between sets: From the beginning to the end of each workout, in order to maintain intensity, I must continually count. (Kathy Acker). There I begin to feel my body—reshaping its memory, its responses. I inscribe on its form, playing with its mass. I train to feel it. When my chest can no longer lift the weights, we’re one and the same. Acker, between the lines, says that failure is the body’s language—it’s the inevitable encounter with materiality. A chaotic matter, an inexorable drive toward its own depletion (death), the one I play with. A bitter matter, condensed under the arms, sharp at the center of the chest. The same taste the sheets hold after sex: in and out. I visualize and I count. I stop counting and let myself bathe in the chaos.
Have you ever done this before?
I don’t know, have you?
I wanna do it with you.
It’s the murmur of a voice trailing at the edge of comprehension, the accents of a trumpet, the faint reverberation of a locker rattling. It’s a blue liquid resting in glass pitchers in the corners of a weary gym, a punching bag that weeps, a leather vest laid between chains and books, a fragrance that exists like a body among bodies. It’s the beginning of a story, its unfolding, and its end. Ti sento. It’s a room of memories, all washed in blue. Blue is darkness made visible. It’s an open-mouthed kiss, the persistence of your scent, the closet where we first came out, a place familiar because you already know it. It’s the beginning of a perfume.
Michele Bertolino
BLUE BLUE BLUE LIMBO, a solo exhibition by Industria Indipendente, is a gym for training ourselves to feel together. Designed as an open archive, the space preserves theoretical, literary, and visual references—from Kathy Acker to Derek Jarman. The original soundscape combines metallic sounds, filmic cut-outs, distorted pop songs, and spoken “blue” manifestos, aiming to define an alternative space of reflection, immersive, meditative, and capable of engaging all the senses. Some scent diffusers release fragrance notes: scents of rain, leather, pine resin, the metallic tang of ink tattooed on skin, the enveloping warmth of smoke, the animalistic and sensual allure of amber, the brine of sea water. These are all strategies to inflect the experience of crossing the space, creating a system of recognition and disorientation. Fragrance, in fact, reshapes the identity of its wearer and, as a result, transforms itself. Collected in glass pitchers placed in the corners, it interacts with the cosmography of signs and the bodies of the public, it shakes its particles while they macerate in a slow infusion, awaiting distribution starting in spring 2025.
BLUE BLUE BLUE LIMBO intersects Industria Indipendente’s decade-long focus on the potentialities of bodies, their porosity, and the creation of open, layered spaces. The artists ground their research in language: an expansive writing that inscribes itself onto bodies, becomes environment and surface, liquefies and unfurls in musical compositions, turns to action, blurring the boundaries between self and other, here and elsewhere.
BLUE BLUE BLUE LIMBO is a performative device that places scent at the center as a body, constructing fictional narratives that encompass all possible stories and imaginations, as it speaks of that interstitial space (limbo) of encounter. BLUE BLUE BLUE LIMBO is an epic of contact made of sensations inhaled, dismembered, of collective visions, confounded, of phantom apparitions materializing with each spray. It is the possibility of transformation, of stepping outside, of traversing all possible versions of oneself and doing so together.
Industria Indipendente is an artistic collective founded by Erika Z. Galli and Martina Ruggeri.
Michele Bertolino is an independent curator and researcher.
Fragrance consultancy: Diego Manfredi, Lorenzo Berti
Sound: Bunny Dakota, Filippo Brancadoro
For inquiries on the perfume: info@almanacprojects.com, info@neroeditions.com
This project is supported by Orange Palestre, as a technical partner.
Visual identity by Nero
Almanac Inn is supported by Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT and Regione Piemonte.