Lecture by An Tairan

Observatory Effects: Report from the Bay of Naples

15 November 2024

Turin

h. 15, Aula Mollino, Castello del Valentino Viale Pier Andrea Mattioli 39, Torino


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Full Program

As the tale goes, a few limestone blocks from Vesuvian ejecta delivered the fatal blow to what was once hailed as Earth’s oldest creature. Unearthed in 1858 within the ancient limestones of eastern Canada, the so-called Eozoön canadense, or “dawn-animal of Canada,” ignited a storm of attention as the presumed “firstling of creation.” In 1893, Henry James Johnston-Lavis, a Naples-based English medical doctor and self-taught geologist, “incidentally” revealed its inorganic nature. He observed that the volcanic specimens from Monte Somma at Vesuvius’s ridge bore petrographic features that matched —and even surpassed—the Canadian specimens’ “freshness,” conclusively proving that magmatic heat and pressure alone could form the “Eozoönal” structure. What had bolstered Ernst Haeckel’s Urschleim (or “primordial slime”) hypothesis was thus debunked as an unusual rock. This intertwining of observation and knowledge production reveals a larger paradigm in which human observation—most often exercised through the field observatory—serves not merely to record but to create knowledge. In examining a set of bourgeoning observational sciences at the Bay of Naples in the mid-19th century, volcanology and marine biology in particular, this talk posits that field observatories, poised at the intersection of natural phenomena and scientific interpretation, shape our understanding of life and matter alike, often producing truths as much as they reveal them. It is through these “observatory effects” that the boundary between facts and artifacts becomes porous: observation generates its own constructs, yielding insights that can illuminate or mislead. The observatory, then, is not a passive site but a crucible where nature is interpreted, transmuted, and sometimes misunderstood, underscoring the powerful, if ambivalent, role of observation in framing the origins and boundaries of knowledge itself.

An Tairan is a Postgraduate Research Associate at Princeton University School of Architecture, where he received a PhD in History and Theory of Architecture in 2024. His dissertation targets a group of research institutions and field stations established for the scientific observation of nature in mid-to-late nineteenth-century Italy. For his dissertation research, he is the recipient of a Citation of Special Recognition of the 2023 Graham Foundation Carter Manny Writing Award. Tairan holds a bachelor’s degree in Urban Planning from Peking University and an MDes in History and Philosophy of Design with distinction from Harvard GSD. His articles have appeared in publications including Lapis, Log, e-flux Architecture, Pidgin, Time+Architecture 时代建筑, etc. His research has been supported by grants from the Graham Foundation, Canadian Centre for Architecture, the Lemmermann Foundation for Research in Rome, Princeton Institute for International and Regional Studies, the High Meadows Environmental Institute of Princeton University, as well as by a Harvard University Frederick Sheldon Traveling Fellowship.

The event is part of Vibrant Natures. On Telluric Cosmologies, a program curated by Guido Santandrea e Marianna Vecellio, organized in partnership between Almanac, Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, and Orti Generali.
The lecture is organized in collaboration with the Department of Architecture and Design at the Politecnico di Torino.
Vibrant Natures. On Telluric Cosmologies is supported by Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, and Regione Piemonte.
 

Programma Completo

Come si racconta, alcuni blocchi di calcare provenienti da eruzioni del Vesuvio inflissero il colpo fatale a quella che un tempo era considerata la creatura più antica della Terra. Scoperto nel 1858 all'interno di antichi calcari dell'est Canada, il cosiddetto Eozoön canadense, o "animale dell'alba del Canada", suscitò grande attenzione come presunto "primogenito della creazione". Nel 1893, Henry James Johnston-Lavis, medico inglese e geologo autodidatta residente a Napoli, rivelò "per caso" la sua natura inorganica. Egli osservò che i campioni vulcanici provenienti dal Monte Somma, sul crinale del Vesuvio, presentavano caratteristiche petrografiche che corrispondevano – e addirittura superavano – la "freschezza" dei campioni canadesi, dimostrando in modo definitivo che da soli il calore e la pressione magmatica potevano formare la struttura "eozoonale". Così, quella che aveva rafforzato l'ipotesi dell'Urschleim (o "melma primordiale") di Ernst Haeckel fu smascherata come una roccia insolita. Questo intreccio tra osservazione e produzione di conoscenza rivela un paradigma più ampio in cui l'osservazione umana – il più delle volte esercitata attraverso l'osservatorio sul campo – non serve solo a registrare, ma a creare conoscenza. Esaminando un insieme di scienze osservative in crescita nel Golfo di Napoli a metà del XIX secolo, in particolare la vulcanologia e la biologia marina, questa conferenza sostiene che gli osservatori di campo, situati all'intersezione tra fenomeni naturali e interpretazione scientifica, plasmano la nostra comprensione della vita e della materia, producendo spesso verità tanto quanto le rivelano. È attraverso questi "effetti osservativi" che il confine tra fatti e artefatti diventa poroso: l'osservazione genera i propri costrutti, producendo intuizioni che possono illuminare o fuorviare. L'osservatorio, quindi, non è un luogo passivo ma un crogiolo in cui la natura viene interpretata, trasmutata e talvolta fraintesa, sottolineando il ruolo potente, anche se ambivalente, dell'osservazione nell'inquadrare le origini e i confini della conoscenza stessa.

An Tairan è Ricercatore Post-dottorato presso la Princeton University School of Architecture, dove ha conseguito un dottorato in Storia e Teoria dell'Architettura nel 2024. La sua dissertazione si concentra su un gruppo di istituzioni di ricerca e stazioni di campo stabilite per l'osservazione scientifica della natura nell'Italia della metà e fine del XIX secolo. Per la sua ricerca di dissertazione, ha ricevuto una Menzione Speciale del Premio di Scrittura Carter Manny della Graham Foundation nel 2023. Tairan ha conseguito una laurea in Pianificazione Urbana presso l'Università di Pechino e un MDes in Storia e Filosofia del Design con distinzione presso la Harvard GSD. I suoi articoli sono apparsi in pubblicazioni come Lapis, Log, e-flux Architecture, Pidgin, Time+Architecture 时代建筑, ecc. La sua ricerca è stata supportata da sovvenzioni della Graham Foundation, del Canadian Centre for Architecture, della Lemmermann Foundation for Research in Rome, del Princeton Institute for International and Regional Studies, del High Meadows Environmental Institute della Princeton University, oltre che da una Harvard University Frederick Sheldon Traveling Fellowship.

L’evento è parte di Vibrant Natures. On Telluric Cosmologies, un programma a cura di Guido Santandrea e Marianna Vecellio, realizzato in collaborazione tra Almanac, Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e Orti Generali.
La conferenza è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.
*Vibrant Natures. On Telluric Cosmologies* è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Regione Piemonte.